Il cucciolo: sviluppo comportamentale (Prima Parte)

Il cucciolo: sviluppo comportamentale (Prima Parte)
16 maggio 2016 Nessun commento su Il cucciolo: sviluppo comportamentale (Prima Parte)I primi mesi di vita di un cane sono i più importanti e delicati per il corretto ed equilibrato sviluppo del suo comportamento, ciò che avviene in questo periodo è decisivo e talvolta irreversibile . Ecco perché è importante conoscere e studiare questo periodo della vita di un cane, ed ecco perché quando decidiamo di adottarne uno, oltre a valutarne la genetica, è importantissimo sapere che i cani presentano nei primi mesi di vita delle specifiche fasi di sviluppo comportamentale, ad ogni fase corrisponde uno stadio di maturazione fisica e psichica, durante le quali sviluppano i loro comportamenti e rispondono in modo diverso agli stimoli.
Dunque per diventare un cane adulto equilibrato, in grado di partecipare alle relazioni sociali, il cucciolo ha bisogno di fare le esperienze giuste. Questo apprendistato si compie all’inizio attraverso il rapporto con la madre e i fratelli, poi è affidato a noi.
In questo articolo vi racconterò brevemente l’apprendistato con la mamma e i fratelli e quindi perché un cucciolo non deve essere adottato prima dei 60 ancora meglio 70 giorni.
La madre è il primo maestro, il modello ed il punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo cognitivo del giovane. Lei è l’esempio da imitare è la base sicura che sostiene le esplorazioni del cucciolo, a lei il compito di orientare la sua ricerca indicando dove fare attenzione e cosa c’è di interessante nel mondo. Poi ci sono i fratellini con cui si imparano tante cose: come giocare con la bocca senza farsi male, come comunicare nel linguaggio canino, come rispettare i turni e le gerarchie, come mantenere l’autocontrollo. Non meno importante è l’ambiente in cui dovrebbe vivere il cucciolo, un ambiente ricco di stimoli e di possibilità esperienziali.
L’apprendimento del cucciolo avviene attraverso fasi specifiche. La prima prende il nome di periodo prenatale. In questa fase embrionale, 45 giorni di gestazione, avvengono le prime interazioni tra la madre e i feti, tra i feti e l’ambiente esterno e tra i feti stessi. Possono essere definite prime esperienze formative, come l’abitudine ai rumori, alla presenza dell’uomo, al contatto ed altro ancora. La seconda fase è il periodo neonatale e corrisponde alle prime due settimane di vita, il cucciolo è ancora cieco e sordo, non è in grado di evacuare da solo ma ha bisogno di essere stimolato dalla madre, chiede vicinanza e calore per essere sereno. Oltre all’allattamento c’è la sollecitazione fisica attraverso il leccamento, la regolazione della temperatura corporea, la tranquillità emotiva realizzata attraverso i ferormoni che la mamma emette dal solco mammario. A seguito c’è un periodo definito di transizione nel quale avviene l’apertura degli occhi e quella del condotto uditivo. Proprio in seguito a questo sviluppo degli organi sensoriali, i cuccioli incominciano a percepire moltissimi stimoli e, allo stesso tempo, ad avere un certo grado di indipendenza dalla madre. Dalla quarta settimana inizia la fase più importante dello sviluppo comportamentale del cucciolo, il periodo di socializzazione, durante il quale il nostro cagnolino impara a conoscere il mondo ed ad attribuire significati differenti alle cose che incontra. Arricchirà il suo vocabolario, giocherà con i fratellini, si relazionerà con la madre in una molteplicità di stimoli e situazioni simili a quelle che poi incontrerà da adulto. Dovrà conoscere tante persone: bambini, uomini, donne, anziani etc.; animali, se è possibile anche animali di specie diversa; rumori, oggetti, macchine, etc. in modo tale da allargare il suo catalogo conoscitivo. A circa otto/10 settimane di vita il cucciolo può lasciare la cucciolata per entrare nella nuova famiglia adottiva. Attenzione i periodi indicati devono essere presi come riferimento e non come valore assoluto, ogni soggetto è differente dagli altri, esistendo differenze individuali oltre che tra individui di razze e sesso differenti anche tra gli individui di una stessa cucciolata.
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